Gli esseri spirituali e le loro azioni Vol. IV – Verità dei misteri ed impulsi di Natale. Miti antichi e loro significato
(O.O. 180) – 2° conferenza
CONFERENZA DI NATALE
Rudolf Steiner, Dornach 24 dicembre 1917
Traduzione di Luisa Fliess
La Natività - Gustave Dorè
Il calendario cristiano pone in modo significativo la festa di Adamo e Eva al 24 dicembre, e nella notte dal 24 al 25 dicembre la festa natalizia del Cristo Gesù. Così vengono accostati immediatamente: il principio del mondo secondo la concezione cristiana, ossia l’inizio degli eventi terreni, e il massimo fra questi: quello che conferisce il significato a tutta l’evoluzione della Terra. Vengono immediatamente accostati per accennare così che il rapporto dell’uomo con l’universo spirituale ha subìto, dal Mistero del Golgota in poi, un rivolgimento di tale importanza da far sì che tutto quanto lo precede, sebbene necessario alla conoscenza di questo Mistero stesso, può a tutta prima considerarsi trascurabile per la coscienza cristiana, in rapporto all’accoglimento degli impulsi volitivi. Il massimo tra i rivolgimenti che abbiano avuto luogo nell’evoluzione della Terra – e noi ne siamo ben coscienti – è stato prodotto dal Mistero del Golgota.
Esso si presenta tale davanti all’anima di chi lo comprende che, per suo mezzo gli si dischiude il senso, il significato di tutta questa evoluzione terrena. Si potrebbe dire: se osserviamo quale fosse prima della discesa del Cristo nell’evoluzione l’atteggiamento degli antichi di fronte alla Saggezza universale, e lo paragoniamo all’impulso che per l’agire umano sa trarne la coscienza umana presente, questo pensiero elaborato dovutamente potrà trasmetterci un significato profondamente impressionante. Basterà ricordare una figura di cui ci da occasione appunto la festa che sta sotto il segno delle parole “Et incarnatus est de Spiritu Sancto ex Maria Virgini”, la figura che si erge incontro dai tempi antichi, la Vergine Pallade Atena, Dea della Sapienza nell’antica Grecia, la figlia di Zeus, che veniva considerata Dea dell’Intelletto.
Il maschile e il femminile: due mondi, due modi di essere e di vivere. E perché un finimondo? Perché l’alta tensione fra i due sessi vale fino alla fine del mondo. Se vissuta bene, ci porta in capo al mondo.
Che io sia donna o uomo, il meglio di me non è la metà dell’umano che già sono ma quella che cerco, che desidero, che voglio diventare. Se sono donna il femminile lo do per scontato – e allora come fa l’uomo, il maschio, a innamorarsi sempre di nuovo del femminile, che cosa vede in me che io non vedo? E cosa ci trova una donna nel mio maschile, dove la testa conta più del cuore, la tecnica più dell’arte, il lavoro più del gioco?
Uomo o donna che io sia, divento un libero artista nella misura in cui i due eterni temi del maschile e del femminile– che sono solo due! – recedono di fronte a quelle infinite variazioni sul tema dell’umano che sono gli individui in quanto sintesi, di volta in volta unica e inimitabile, del maschile e del femminile.
Pietro Archiati
Ecco in poche immagini il racconto dei tre giorni del Convegno romano. In una città che in ogni angolo, anche il più inaspetatto, è in grado di regalarci la “grande bellezza”, anche quest anno si è tenuto luogo il Convegno di Scienza dello Spirito con relatore Pietro Archiati.
Scorcio di Roma: l'acquedotto alessandrino a Tor Pignattara
Sede del convegno, come ormai da molti anni, la facoltà di economia dell’Università La Sapienza.
La sala conferenze vista dall'esternoL'ingresso dell'Università La Sapienza
Si inizia il venerdì sera, con la conferenza dal titolo “L’UOMO SPEZZATO IN DUE – alla ricerca della sua integrità“, e subito l’affluenza è tanta ed interessata.
La platea della sala conferenze
E’ disponibile anche il prezioso servizio di traduzione LIS (Lingua dei Segni Italiana).
La traduttrice LIS
Come sempre al termine della conferenza c’è spazio per le domande del pubblico.
Una domanda al relatore durante un dibattito
Al termine della serata, rimangono una lavagna scritta e tanta voglia di scoprire cosa ci riserverà il giorno successivo.
Disegni alla lavagna
Arrivati al sabato, le conferenze in programma hanno titoli interessanti, e vengono introdotte dall’organizzatrice, Stefania.
Organizzatrice e Archiati
Oggi si parlerà di “IL MASCHILE e l’evoluzione della coscienza” , “IL FEMMINILE e la meraviglia della vita” e “L’OMOSESSUALITÀ e la sfida della libertà”.
Anche in questa seconda giornata il pubblico è numeroso e partecipe.
Il pubblico del convegno e la traduttrice LIS
Durante le pause, c’è sempre qualcuno che trova occasione di parlare con il relatore.
Pausa e conferenza "privata"
Oppure è l’occasione giusta per visitare i banchetti dei libri.
Pausa al banchetto dei libri
Libri che sono arrivati direttamente dalla casa editrice di Milano, grazie al lavoro di Salvatore e dei suoi collaboratori.
Salvatore, delle Edizioni Rudolf Steiner Milano
Dopo la pausa, il dibattito.
Una risposta del relatore durante un dibattito
E nel pomeriggio, il lavoro continua.
Archiati scrive alla lavagna
Se qualcuno ha caldo, c’è perfino l’impianto di condizionamento (si fa per dire), regolato alla perfezione da Francesco.
Impianto di condizionamento "manuale"
Al termine della conferenza, nessuno vuole lasciare domande in sospeso.
Al termine della conferenza...
Siamo arrivati all’ultimo giorno, con il tempo che è sembrato volare via. Ma è di nuovo ora di inziare e la domenica mattina il convegno si conclude con “LA COPPIA e il mistero dell’amore“.
L'ingresso alla sala Tarantelli della facoltà di Economia
Ancora disegni alla lavagna che servono a supportare le spiegazioni.
Altri disegni alla lavagna...
E anche l’ultimo giorno il dibattito.
Una fase del dibattito
La platea è sempre partecipe.
Il pubblico durante uno dei dibattiti
Anche questa volta si arriva alla fine, e dopo i saluti e la soddisfazione di tutti coloro che hanno partecipato, rimane la certezza di portare a casa con sè qualcosa di davvero prezioso.
Il convegno è finito...
Nota: per chi c’era e per chi invece non è riuscito ad esserci, le tracce audio dal Convegno saranno presto disponibili sul nostro sito, nella sezione “Download”.
Nota 2: per visualizzare le foto in dimensioni maggiori, è sufficiente selezionarle con un click del mouse.
Una sfida della libertà per gli uominiche hanno il coraggio della verità
Rudolf Steiner – Conferenza tenuta a Dornach il 15 settembre 1915
Miei cari amici!
Vorrei fornirvi ancora qualche nozione sull’argomento che ho trattato in questi giorni. Oggi vorrei partire dalla domanda: «Quanti anni ha di fatto l’amore?»
Non ho dubbi che la maggior parte delle persone, partendo da
un’osservazione superficiale della realtà, risponderebbe: «L’amore è vecchio come il mondo!». Chi è invece abituato a prendere seriamente la realtà, valendosi di una conoscenza scientifico-spirituale, darebbe un’altra risposta concreta.
L’amore, miei cari amici, ha al massimo 700 anni! Leggete, miei
cari amici, tutta la letteratura e la poesia romana e greca, e non troverete mai qualcosa che si possa collegare con il concetto di amore dell’epoca contemporanea. In Plutarco troverete i concetti di Venere e Amore chiaramente distinti uno dall’altro. E il modo in cui si parla di amore nella poesia lirica risale a non più di sei-sette secoli fa.
Ciò significa che il concetto di amore degli uomini di oggi affiora negli animi umani solo sei-sette secoli fa. Prima non se n’è parlato nemmeno approssimativamente.
Sì miei cari amici, dal punto di vista gnoseologico non si può fare alcuna obiezione in merito. Non è valida l’obiezione che gli uomini hanno sempre praticato l’amore. Perché se la teoria copernicana, secondo la quale la Terra gira intorno al sole, è giusta, la Terra si è mossa così anche durante l’epoca latina, greca ed egizia, da quando esiste l’umanità. Ma gli uomini non hanno parlato della teoria copernicana.
Così è anche per l’amore: le manifestazioni, i fatti dell’amore costituivano un complesso di fenomeni della vita, ma non se ne parlava.
Ma in questi sei-sette secoli si è andati oltre miei cari amici! Non solo si è arrivati al punto che l’amore è considerato il centro dell’esistenza di ogni individuo, si è giunti ormai anche nella teoria psicanalitica, che sguazza nelle forze d’amore più basse e ordinarie.
Questo è il corso dell’evoluzione che dobbiamo contrastare e trasformare in qualcosa di diverso, dal momento che coltiviamo la scienza dello spirito.
A dire il vero mi stupirei se tutti si sorprendessero quando dico che l’amore ha solo sei-settecento anni, perché l’ho già affermato in conferenze precedenti.
Vedete, miei cari amici, quell’accostamento dell’idea di amore ai più svariati concetti teorici sul mondo, che si presenta così ripugnante nella teoria psicanalitica, si è realizzato nel corso degli ultimi anni in modo lento e graduale. Ora ci vorrebbe molto tempo per andare a fondo di tali questioni, ma vorrei indicarvi la strada che va in tale direzione….
Teniamo molto alla collana audio della Casa Editrice, e ad aggiornarla il più velocemente possibile con gli ultimi convegni e seminari. Abbiamo notato che molte persone ci richiedono i cd audio perché è una modalità diretta e coinvolgente per accogliere i contenuti proposti dalla viva voce di Pietro Archiati, e che si può gustare nelle ore più quiete del giorno, in tutta tranquillità. Così, per queste giornate di festa abbiamo pensato di anticipare l’uscita di due novità: il cd dell’ultimo, seguitissimo convegno di ottobre a Lugano, “Crisi nei rapporti – sfide dell’amore”, e il cd dell’ultimo incontro a Rocca di Papa ‘La Filosofia della Libertà 8‘
o Cosa ci dice la gioventù di oggi? Tra cinismo e sete di autenticità
o I rapporti umani sono un’arte Artisti non si è, si diventa
o Il rapporto uomo-donna Il più complesso, il più appassionante di tutti
o Rapporti in famiglia e sul lavoro Karma e libertà negli incontri umani
o Amicizia, solitudine e autonomia interiore La sana tensione tra individuo e comunità
8 INCONTRO SU ‘LA FILOSOFIA DELLA LIBERTA’(essere liberi ed essere pensanti è la stessa cosa...Pietro Archiati)
Per chi sta seguendo i seminari di Rocca di Papa, il cd dell’ultimo incontro – l’ottavo- è un utilissimo strumento di studio. Potersi soffermare tutte le volte che vogliamo su un concetto, riascoltare il brano che abbiamo più amato o quello che ci è sembrato più difficile … oppure ritrovare il filo del pensiero, che non riuscivamo a ricostruire, là dove ci è sfuggito un appunto. Per chi non è riuscito ad essere in sala in quei giorni, e anche, soprattutto, per chi non ne ha mai sentito parlare: il ciclo di seminari sulla ‘La filosofia della Libertà’ è un’impareggiabile scuola per allenarci ad amare il pensiero, per aprire orizzonti e infonderci una sconfinata fiducia nelle potenzialità della condizione umana.
In questo ottavo incontro si inizia la lettura e il commento della seconda parte del testo di Rudolf Steiner: “Tutta la prima parte ci dice che la libertà è l’essenza dell’uomo … Ma a che mi serve sapere che la libertà è l’essenza dell’uomo, se non la realizzo? Potremmo dire nella prima parte troviamo la scienza della libertà, in questa seconda troviamo la realtà della libertà, (…) come realizzarla, esercitarla … Al monismo di pensieri subentra quello che Steiner chiama individualismo etico: cioè la realizzzione della libertà in chiave morale. (…) Perché non basta sapere tutto sulla libertà: quello che conta è vivere da liberi, e ognuno ha tanta libertà quanta ne crea, e potenzialmente ognuno la puà realizzare all’infinito. Come si fa? Se io creo il concetto di un’azione, intuitivamente, non copiando nulla e nessuno, sto esercitando la possibiltà più sublime: ecco il risvolto morale della libertà …” Pietro Archiati, dall’8 seminario
Sono finalmente disponibili tutte le cinque conferenze del convegno romano LA FORZA DELL’AMORE «L’amor che move il sole e l’altre stelle» (Dante, Par. XXXIII,145)
IL PRIMO AMORE: la decisione di nascere e il tuffo nel karma
M’AMA O NON M’AMA? gli enigmi dell’innamoramento e dell’eros
CERCO IN TE CIÒ CHE IO NON SONO siamo distinti ma non distanti
O AMO TUTTI O NON AMO NESSUNO «Amor che ne la mente mi ragiona»
L’AMORE ETERNO
“Quello che ho da dire in tutta sincerità è qualcosa che per la nostra cultura è assolutamente nuovo (…) Cos’è l’amore, cosa si intende per amore? Ciò che intendiamo con la parola AMORE non è un qualcosadell’esistenza, ne è il frutto (…) La vita sarebbe molto piùamabile se noi riconquistassimo la coscienza del fatto che prima di nascere ognuno di noi l’ha amata, la sua vita, ha deciso lui in quale popolo nascere, da quali genitori (…) Il senso dell’esistenza è l’amore che la divinità ha per l’uomo (…)” Pietro Archiati, dalla prima conferenza